1929 LATTE DI ANANASSO

 

Riparto dal LATTE DI ANANASSO perchè è con questa ricetta di LCI (acronimo per La Cucina Italiana) del 1929 che ho iniziato, circa un anno fa, a postare le ricette d’altri tempi su Facebook con lo pseudonimo di “Massaie Moderne” (il perchè della scelta del nome lo trovate qui).Riparto dall’ananasso per cercare di raccontarvi il gusto del ‘900 per immagini e ricette, grazie alla frequentazione assidua e intensa dell’archivio storico del mensile di ricette per buongustai più longevo del nostro Paese (info QUI)

Riparto dall’ananasso anche perchè ho bisogno di punti fermi nella mia vita, sennò mi confondo, mi distraggo.

Ma è vivo in me  il ricordo del momento in cui ho avuto l’illuminazione, l’idea, la visione (leggete con la giusta misura di ironia, per favore..). Sfogliavo il consunto numero 1 (di LCI non TNT) e sono finita (come d’abitudine con i giornali di ricette) nella parte dedicata ai dolci..ed è proprio lì, fra il dolce di Basilicata e il budino di mollica di pane,  che l’occhio m’è caduto sul Latte di ananasso (rido ogni volta che lo pronuncio o  lo penso, l’italianizzazione spinta, vista oggidì da una -cioè io- che lavora con le parole e la voce, suona in maniera curiosa..). Che forma e gusto avrà, sto latte di ananasso?

Da allora costringo la mia famiglia (compagno e figlio di 10 anni) a mangiare piatti dai nomi curiosi: Polpettone 900, Bomba non pericolosa alla Flavianna, Tango di cipolle, Boccone della crocerossina..

Nomi curiosi e piatti non sempre leggerissimi.. Era normale, fino a non molti anni fa, l’abuso di burri fritti nello strutto e ripassati in padella con olio e grasso. Ma che emozione! L’idea di assaggiare pietanze che arrivano direttamente dalla prima parte del Novecento mi entusiasma. Almeno fino alle prossime analisi del sangue.

Tornando al “Latte di ananasso-prima versione”, le foto fatte con l’iphone erano decisamente bruttarelle e così l’altro giorno mi sono messa d’impegno e nel giro di un paio di orette ho rispolverato la ricetta e serrato al ghiaccio, per il giusto congelamento, il Latte di cui sopra. Pronto, dopo qualche oretta, per il blog massaico.

Chissà in quanti si potevano permettere di comprare l’ananasso, a quel tempo, e l’acquisto del giornale (mensile a 50 cent) era sicuramente riservato alle classi più agiate (era il tempo de la crisi del ’29, che assomiglia tristemente a quella che stiamo vivendo). Nelle poche pagine del mensile pullulavano piatti ricchi di ingredienti costosi e ricercati, firmate da personaggi autorevoli della cultura, dello spettacolo, della politica. Immagino dunque che questo dolce fosse considerato sopraffino, per palati esigenti.

E qui scatta la domanda: ma com’è sto ananasso?

Risposta: mmm..beh…ecco..non è sta gran bontà (forse l’estrazione proletaria mi penalizza)! L’ho buttato, lo ammetto. Lo avevo già buttato via la prima volta. L’ho rifatto conscia che l’avrei buttato di nuovo.. Il perchè è presto detto: durante la lunga cottura le mandorle, l’ananas e il latte, uniti nell’estasi del bollòr, non amoreggiano, ma amareggiano…

Insomma, è amaroamaroamaro. Se volete provare a farlo, vi consiglio almeno di tostare le mandorle prima di accorparle alla crema. Mah, chissà.

E dopotutto, se sta ricetta non è arrivata ai  giorni nostri..un motivo ci sarà, vi pare?!

Qui la ricetta:

 

 

La parte inferiore del vasetto, come avrete notato, è marroncino-cioccolato. Trattasi di biscottini di cioccolato, sbriciolati a dovere per creare una contrapposizione di colori (tutto quel giallino…).

La prima volta che ho preparato il Latte di ananasso ero con due amiche e per scherzo abbiamo girato anche un video (con l’iphone e montato da me stessa medesima) che potete, se volete o non lo avete già fatto, vedere qui

 


26 Comments

  • Tommaso Farina ha detto:

    Quello che fai è bellissimo!

    • massaie moderne ha detto:

      Grazie Tom!! il tuo parere è prezioso e porta bene! ti stimo, fratello massaio..

  • Nicoletta ha detto:

    Brava Sam
    belle foto e commento onesto.
    Peccato che tutta quella fatica non abbia portato a un risultato migliore.
    Baci
    Niki

    • massaie moderne ha detto:

      ah! intendi la riuscita del dolce!! ahha pensavo ti riferissi al sito.. Beh, dai..toglici l’amarognolo..e non era male. in compenso mi sono mangiata le mandorle caramellate, buonissime!

  • Caterina ha detto:

    Non sarà tanto buono ma ha un aspetto magnifico!!

  • Anna Prandoni ha detto:

    GRAZIE CAPO MASSAIA ABALUSH! Perché ci hai creduto e ci hai lavorato. Perché mi hai trasmesso questa insana ma bellissima passione verso un tempo meraviglioso che vale la pena di ripercorrere e rivivere, anche dal punto di vista gastronomico. Perché non hai mollato mai. Perché questo sito è bello, ironico, vivace, colorato e intelligente, proprio come te. Per aspera, ad alto. Io ci sono, e sono sicura che c’è anche Delia!

    • massaie moderne ha detto:

      🙂 “Le virtù casalinghe sono premio a se stesse” direbbe la nostra cara Delia.. (e comunque non esiste che non si trovano fotografie! organizzziamo una visita a villa Notari di Monza e un pellegrinaggio termale a Salsomaggiore!)
      Grazie massaia Imperatrice, è un grande onore esserti amica, sei una donna forte, dalla quale imparare. a te il multitasking ti fa na pippa..

  • Annalisa Barbagli ha detto:

    Bravissima! Hai avuto un’idea splendida e le foto sono davvero belle. Ho in casa alcune annate rilegate delle Cucina Italiana degli anni 30, appartenute a mia mamma e trovo anch’io che siano piene di saggezza culinaria.

  • Stefano Legnani ha detto:

    Che dire ? Mi piace moltissimo questa tua iniziativa!!!

  • davide oltolini ha detto:

    bellissima iniziativa!!!!!!!! complimenti

  • Stefano Legnani ha detto:

    Ho dovuto immaginarmi il tenore di dolcezza di questa preparazione per pensare ad un vino che potesse soddisfarmi in abbinamento. Credo di averlo trovato.
    Profumo immenso, colore giallo paglierino giusto per rimanere cromaticamente in tema, un leggero gusto amarognolo smorzato dall’alto grado zuccherino, basso tenore alcolico attorno ai 5°…..
    La Malvasia dolce di Camillo Donati ( ancora lui )

    • massaie moderne ha detto:

      Ri-grazie Stefano, consigli utili. A sto punto ci tocca organizzare un tour con le massaie dal sior Camillo Donati… 🙂

      • Stefano Legnani ha detto:

        si può fare lui, la moglie e i suoi aiutanti sono dei “Maghi” nel preparare la Torta fritta da abbinare ai salumi ed hai formaggi
        Tu dimmi che io organizzo

  • speedy70 ha detto:

    Eccomi Samanta!!!!!! Questa è la ricetta di cuoi mi parlavi, davvero particolare e non posso non provarla, grazie!!!!! E’ stato un vero piacere conoscerti, abbiamo passato due giornate splendide, molto interessanti! Speriamo ci sia presto un’altra occasione per ritrovarci… Un abbraccio di cuore e… non perdiamoci di vista, baci!!!!

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