1930 RISOTTO FUTURISTA ALL’ALCHEGHINGIO DI PAOLO BUZZI

Che piacevole scoperta, che gusto inaspettato e gradevolissimo ha questo risotto futurista! Sarà che l’acheghengio (o come diavolo si chiama) non mi ha mai ispirato un granché, neanche quando, verso natale, lo vedo intinto nel cioccolato e posizionato sopra qualche dolce goloso. Figurarsi in un risotto futurista…

Mai lo avrei usato per una ricetta salata. Mai l’avrei comprato, visto che arriva direttamente dalla Colombia al costo di 2.68 la vaschetta (6 pezzi). Un po’ caro…

E invece mi sono dovuta ricredere, è proprio quello che considero un buon risotto. Aciduletto, vagamente agliato, fresco e colorato, gioioso. Azzarderei anche “leggero”. Lo stupore derivato da un piatto inaspettatamente buono l’ho notato anche nell’espressione sbalordita di altre persone che l’hanno assaggiato con me. Nella cucina di redazione de La cucina italiana, ad esempio, quando con Jeolle, Laura, Riccardo e Beatrice abbiamo testato il gusto del risotto alla Buzzi, dopo averlo preparato e fotografato per la rubrica Ieri e oggi di maggio. O sul viso di Silvia e Valentina del Moondeena swing festival di Novara, dove qualche giorno fa abbiamo preparato e raccontato il risotto di Buzzi, durante uno showcooking.

Non per niente Marinetti e l’amico Paolo Buzzi erano dei veri geni avanguardisti-futuristi-visionari. Adorabili e decisamente in anticipo sui tempi, i nostri aeropoeti. Questa è una delle prime ricette futuriste concepite mente umana, prima delle esperienze al Santopalato o del Carneplastico. Con l’orda di chef e relative ricette e ricettine che ci vengono propinati quotidianamente, non ci stupisce di certo un risottino all’alcheghengio, siamo abituati un po’ a tutto, ma provate a pensare come poteva essere percepito 85 anni fa! Un’astrusità.

Eccovi l’articolo completo dal numero di maggio di LCI.

 

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Questo risotto acidulo fu ideato dall'”aeropoeta” milanese Paolo Buzzi, futurista fin dagli albori del Movimento nel 1909, amico di Marinetti e con lui membro del Comitato di degustazione de La cucina italiana dal 1929. Al Futurismo spettava rinnovare l’arte culinaria, nella forma e nella sostanza, e Buzzi ci spiega che “Questo risotto è antitradizionale perché l’alchechingio è un frutto quasi fuori quadro. E’ sintetico perché gli 8 granelli racchiusi nel bulbo aspretto sono come le “Marinettiane” 8 anime in una bomba; perché l’alchechingio è alato d’ali di buon tessuto come l’aeroplano, ali che si buttano via; ed allora somigliano a un paracadute; ed è velocissimamente digeribile come tutto ciò che appartiene alla fucina (volevo dire cucina) futurista.”
Vicino ad altre ricette bizzarre come i Datteri al chiaro di luna dell’artista Franco Rossi, nella stessa pagina troviamo anche lo scritto originale del Manifeste de la cuisine futuriste del 1913 di Jules Maincave, il cuoco avanguardista francese – morto durante la Grande Guerra – che per primo stilò le regole della cucina futurista, e l’antefatto spiegato dallo stesso Marinetti. Passerà quasi un anno prima della pubblicazione del Manifesto definitivo, mentre il libro La cucina futurista arrivò solo nel 1932 a riassumere l’esperienza.
Ed è proprio in questo libro scritto da Marinetti e Fillìa che ritroviamo la ricetta di Paolo Buzzi, nonché numerose citazioni da La cucina italiana, fra le quali la lunga polemica sull’abolizione pastasciutta, rea di fiaccare mente e corpo e dunque in antitesi con lo spirito del Movimento, prolungatasi durante tutto il 1931 sulle pagine del nostro giornale, che vide intervenire nella discussione numerosi intellettuali e medici.

 

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Qui sotto, la pagina del giornale con la ricetta di Buzzi e il Manifestio di Maincave.

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Una meravigliosa fotografia di Marinetti a tavola.

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Marinetti, F. T. [The Futurist Table. Filippo Tommaso Marinetti and others seated at table]. 177. http://brbl-dl.library.yale.edu/vufind/Record/3482762

Le pagine del libro La cucina futurista (1932) che citano la polemica della pastasciutta dibattuta sulle pagine de La cucina italiana dal 1930 al 1931.

Per vedere meglio, cliccate sulla foto.

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Lacucinaitaliana.it

Per sfogliare il numero originale del 1930, andate qui, nella Biblioteca digitale del sito Academiabarilla.it

Ho parlato del Risotto di Paolo Buzzi anche a Radio Capital, nel programma swingheggiante Crooners&Classics, 

ascoltatelo, ne vale la pena..