IO E L’AMEDEO A TASTE OF MILANO.

Ovvero, la rivincita del cuoco del Re.

E’ con vero piacere che vi invito a Taste of Milano, sabato prossimo alle 13.30 ci sarò io, Samanta, con lo chef Giacomo Nogara per una lezione di cucina con il sempreverde Sugo Marinetti per Pasta Puritas, ricetta di Amedeo Pettini. L’Amedeo.

A 150 anni dalla sua nascita e a 70 dalla sua caduta nel dimenticatoio.

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Mi sembra coerente.

Taste è un format che parla principalmente di cuochi, o se preferite, di chef. Quale miglior “palcoscenico” per parlare di uno dei cuochi più importanti del secolo scorso? Cucinare il sugo Marinetti (buonissimo e ricco di storia) mi darà modo di raccontarvi di più sulla vita di quest’uomo, dimenticato da quasi tutti con la fine della seconda guerra mondiale.

Non fa na piega.

taste

Si, perché Amedeo Pettini, nato a Firenze nel 1865, ebbe una gran bella carriera! Apprendista a 16 nelle reali cucine di Roma e capocuoco del Re dal 1926. Scrisse libri e rubriche per giornali di ricette, per gran parte degli editori dell’epoca. Innovatore e preparato, fu fra i primi a capire l’importanza di preparare piatti più leggeri e menù meno pomposi, all’inizio dello scorso secolo.

Era famoso ed acclamato, rigoroso e ricercato, sapeva di menù reali e di ricette per massaie. Dispensava consigli per risparmiare, ricette per cibi più salutari, pubblicizzava prodotti. Pensava che si dovesse mangiare meno e meglio, cuocere meno le verdure e mangiare più pesce, credeva fermamente nell’igiene e nel lavoro fatto con perizia.

Una star, paragonabile agli odierni Cracco e Oldani, ma con più esperienza e meno concorrenza.

Eppure nessuno se lo ricorda più.

Certo, la vicinanza alla monarchia e al regime fascista, alla fine non pagò. Era al posto giusto nel momento sbagliato, mi verrebbe da pensare. 

Ricettario Carli 1952

 

Molti particolari della vita di Amedeo Pettini li ho appresi grazie al libro Il Cuoco del Re di Domenico Musci.

Musci, deceduto nel 2012, è stato un ricercatore appassionato della storia della cucina di quel tempo, collezionista di menù storici, artista, membro dell’Accademia Italiana della Cucina.

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Sono riuscita ad averne una copia grazie a Facebook. Un po’ di ricerca mi ha portato a chiedere l’add a Davide Musci, figlio di Domenico, il quale mi ha messo in contatto con la madre, Marinella, che con grande gentilezza me lo ha fatto recapitare.

#bellepersone

La ricerca delle informazioni sulla vita Pettini, mi ha raccontato al telefono Marinella, sono state piuttosto difficoltose, non essendoci molto materiale a facile disposizione. Il risultato è un libro che meriterebbe di essere studiato negli istituti alberghieri, credete a me.

“Sono convinto che l’indagine sulla vita e sull’opera di un cuoco importante non riguardi esclusivamente la sua persona, ma coinvolga e illustri la società che lo circonda; la trasmissione delle sue conoscenze va oltre il contemporaneo, per riflettersi nel futuro.”

Così scrive Domenico Musci, così la penso anch’io.

Tornando a Taste…

Da quest’anno, l’ingresso è gratuito, ma per entrare bisogna prenotare

Qui trovate le informazioni necessarie.

Per assistere alla mia “lezione” non bisogna pagare nulla.

Sarò breve.

Samanta